Televisione

Io ci sono

“Per molti anni sono stata assolutamente inconsapevole della mia forza. L’ho riscoperta solo la notte dell’aggressione. Mi è arrivata addosso di colpo. Ho avuto paura di morire e nello stesso istante ho capito che ce l’avrei fatta, che la mia vita era cominciata” – Lucia Annibali – 

La storia viene raccontata attraverso vari flash-back. Mentre la protagonista Lucia, un giovane avvocato, viene soccorsa durante un’aggressione dinanzi alla porta del suo appartamento, la vicenda torna indietro di circa un anno, quando durante una normale udienza conosce il collega Luca Varani, che da subito inizia a corteggiarla in maniera egocentrica. Luca si dimostra però un uomo al di sotto delle aspettative di Lucia, poiché tra un tira e molla e l’altro porta la donna all’esasperazione, malgrado lei gli abbia concesso tempo e pazienza, soprattutto quando scopre che Luca è ancora legato a Sara, la sua ex compagna sentimentale.

Ritornando al presente e dopo i primi soccorsi, Lucia racconta di aver aperto la porta di casa trovandola a soqquadro e che all’improvviso, dall’oscurità dell’appartamento, un uomo incappucciato le ha gettato addosso un liquido che la colpisce in pieno viso, i cui schizzi arrivano a toccare anche la mano destra; la scena è raccapricciante: nel liquido ci sono sostanze acide che le corrodono la pelle, provocandole ustioni di terzo grado. Lucia, ancora in uno stato di salute precario e dal letto dell’ospedale, riassume gli avvenimenti che hanno condotto a compiere con efferatezza questo gesto di ferocia nei suoi riguardi; la storia ritorna indietro di pochi mesi, quando Luca inizia a tormentare Lucia, ordinandole di non assumere atteggiamenti possessivi e che non può permettersi di rompere il loro rapporto sentimentale.

Luca col passare del tempo diviene sempre più aggressivo e invadente, e il suo comportamento viene aggravato anche dal fatto che l’uomo è tossicodipendente da uso di cocaina; quando Lucia decide di prendere seriamente le distanze da Luca, richiedendo l’aiuto di un investigatore allo scopo di raccogliere prove sufficienti per una denuncia di stalking, l’uomo paga due albanesi affinché “intimidiscano” Lucia facendole del male, anche se, a detta di Luca, il suo obiettivo era solo il danneggiamento dell’autovettura della donna. Arrestati aggressori e mandante, si arriva al giorno del processo per Lucia e Luca; la corte condanna Luca e i due uomini assoldati da lui a diversi anni di carcere, all’espulsione per i due stranieri e infine a una pena pecuniaria quale risarcimento danni e spese processuali.

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