Teatro

Otello

”Da un lato il ‘Negro Otello’, discriminato antropologicamente come razza inferiore, mostruosa, bestiale; culturalmente come barbaro; metafisicamente come non eletto, privo di anima, creatura infernale, diavolo. Dall’altro il ‘Bianco Jago’, a sua volta discriminato socialmente per gli insuccessi nella sua vita militare; moralmente represso, vittima di un puritanesimo eccessivo che proietta sul Moro tutto il ‘peggio’ che si porta dentro, con tormento”. – G. Lavia-

Anno

1994-1995

Regia

Gabriele Lavia